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Arluno: ultimo numero per la “Decima Campana” ?

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ARLUNO – Quello che è uscito nel mese di dicembre era il suo ultimo numero. Perchè lei, “Decima Campana”, il mensile che da cinquant’anni informa gli arlunesi sui vari aspetti della vita della comunità di Arluno, potrebbe non ritornare a suonare.
 

Dopo 529 edizioni. La creatura editoriale voluta a gennaio 1970 da don Vincenzo Cavenago, infatti, è rimasta priva dei suoi due elementi propulsori, vale a dire Remigio Peruzzi e Andrea Olivares che hanno compiuto la scelta di vita di non proseguire il percorso. E affidano la spiegazione della loro decisione proprio a due distinti articoli apparsi sull’ultimo numero del bollettino: “Decima Campana ha viaggiato per anni per le nostre strade- scrive Peruzzi – e nelle nostre case sempre con la prima pagina della redazione, diciamo editoriale, contenente le linee guida degli indirizzi della Chiesa, le parole e le riflessioni del papa e le annotazioni sulle maggiori ricorrenze religiose”. Poi, appunto, era emerso l’annuncio che quello di dicembre sarebbe stato il numero conclusivo, a cui Olivares, nella sua lettera aggiunge un “probabilmente” che lascia aperta la porta di una possibile prosecuzione sia pure magari sotto altre forme e con altri attori coinvolti. Peruzzi prosegue ringraziando tutti i lettori “che per anni hanno seguito il nostro mensile appuntamento con il paese” e a imprese industriali e commerciali che “nel tempo ci hanno sostenuto economicamente pubblicizzando i loro prodotti”. Peruzzi si congeda così da “Decima Campana” dopo ben 30 anni in cui ne è stato al timone in modo appassionato e sempre attento alle varie sollecitazioni provenienti dalla comunità arlunese. E lo fà “senza alcun rimpianto e con il conforto di avere lavorato a favore della comunità con un gruppo affiatato di amici, sempre presenti, propositivi e pienamente collaborativi”.

 

Olivares, dal canto suo, si dice “dispiaciuto ma convinto” della conclusione di quest’esperienza e auspica un superamento di “Decima Campana” perchè possa nascere uno strumento a suo avviso maggiormente in grado di arrivare alla comunità parrocchiale.

“Non credo più – scrive- che “Decima Campana” rappresenti ancora il miglior strumento per la comunicazione in parrocchia”. E medita di mettere in piedi, si legge sempre nel suo contributo di riflessione sul bollettino, “qualche strumento nuovo di comunicazione in parrocchia, più vivo e aggiornato”. La “Decima Campana” , quindi, per ora, resta senza suono. Gli scenari possibili appaiono due: o qualcuno che sia disponibile a raccogliere il testimone di quell’esperienza oppure il sorgere di un nuovo strumento comunicativo. La parola al futuro.

Cristiano Comelli

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