MAGENTA – “Il Comune non può continuare a dormire e starsene con le mani in mano. Sporcizia, degrado e problemi legati alla sicurezza. Si deve intervenire al più presto”.
Finalmente qualcosa si muove, finalmente un politico locale decide di prendere carta e penna e cerca di pungulare l’Amministrazione rispetto ormai alla fatiscente ex Naj Oleari, area di proprietà della famiglia Trifone e adesso dopo il fallimento dell’azienda finita nella disponibilità della curatela fallimentare.
Così Silvia Minardi capogruppo di Progetto Magenta ha deciso d’interrogare l’Amministrazione cittadina rispetto a quello che per la via Novara e, più in generale tutta la zona sta diventando un’emergenza. Da qui il provvedimento che sarà portato al cospetto del prossimo consiglio comunale. ù
Minardi nell’interrogazione dipinge un quadro assolutamente federe alla squallida realtà che si trova dentro ad un’area dove sarebbe dovuto sorgere un elegante complesso residenziale con un centinaio di posti auto a disposizione del quartiere.
“L’area ex Naj Oleari si trova da molto tempo in uno stato di completo degrado: oltre all’immondizia, alle erbacce alte, alla vegetazione che di fatto invade il marciapiede di via Novara tutta l’area ridotta ad una vera e propria discarica a cielo aperto è praticamente accessibile liberamente dal momento che la recinzione che era stata messa si trova da tempo divelta e abbattuta in diversi punti. Al disordine e al degrado si aggiunge un elevato indice di insicurezza determinato anche dal fatto che l’illuminazione su quel tratto di via è carente”.
La già candidata Sindaco di Progetto Magenta e in odore di nuova candidatura parla, a ragione, di autentica “discarica a cielo aperto”. Nel dettaglio ecco quanto si chiede alla Giunta Calati:
sapere se si sia in qualche modo provveduto presso la proprietà per una messa in sicurezza dell’area;
e la richiesta di una immediata una pulizia dell’area.
Dopodichè il gruppo dei civici chiede all’Amministrazione quali siano i reali intendimenti rispetto all’ennesima area dismessa che insiste sul territorio cittadino. Certo la convenzione è scaduta nel 2020, certo c’è di mezzo un fallimento, ma Magenta e i Magentini non si meritano questo spettacolo indegno a cielo aperto.
F.V.