MAGENTA/MILANO – “Il mio appello va a Beppe Sala, sindaco di Milano ma anche sindaco della Città Metropolitana: incontriamoci al più presto e ripartiamo insieme in questa sorta di dopoguerra dal tema dell’educazione. Sono i giovani e la formazione la nostra prospettiva futura”.
Luca Del Gobbo stamani in video conferenza dal Consiglio regionale ha annunciato l’importante iniziativa di NOI con l’Italia a sostegno del Liceo Salvatore Quasimodo di Magenta. Un emendamento appena depositato da 6 milioni di euro per realizzare un liceo nuovo in città.
“Questa è una grande occasione – ha detto Del Gobbo – e mi auguro che come territorio la sappiamo cogliere tutti assieme. Il governo mette in campo 55 miliardi di euro, ovvero l’equivalente di due finanziarie, sono convinto che questo sia il momento giusto per portare a casa una scuola nuova e moderna per l’Ovest Milanese”.
Del Gobbo, entrando nel dettaglio dell’azione parlamentare portata avanti da Alessandro Colucci e Maurizio Lupi – tra l’altro Colucci ha avviato il suo excursus politico proprio da Magenta come Assessore alla Pubblica Istruzione – ha ricordato i numeri del ‘Quasimodo’ dove su 1.151 studenti ben 955 vengono da fuori Magenta con un bacino di utenza che serve la bellezza di 50 Comuni.
“Già all’epoca in cui io ero Sindaco – ha ricordato Del Gobbo – con l’allora Provincia di Milano avevamo individuato un’area ad hoc vicino all’attuale Liceo Scientifico ‘Bramante’ da destinare alla realizzazione di un nuovo polo scolastico”. Poi tutti sanno come è andata a finire la vicenda, con l’abolizione delle Province e la realizzazione della Città Metropolitana che pur avendo piena competenza in materia di edilizia scolastica, di fatto, non ha budget per interventi di questo tipo.
“Ancora di recente – ha rilevato Del Gobbo – abbiamo affrontato l’argomento con il vice Sindaco della Città Metropolitana Arianna Censi e il consigliere comunale magentino Paolo Razzano e tutti abbiamo concordato che occorre trovare una soluzione pratica ad un bisogno reale della popolazione studentesca e delle loro famiglie”.
D’altronde oggi la situazione del ‘Quasimodo’, un’eccellenza a livello scolastico con ben quattro indirizzi, è tristemente nota: tre sedi distaccate e obiettivamente nessuna di queste all’altezza della didattica attuale.
“Abbiamo i nostri studenti divisi tra un ex scuola elementare (le Mazzini), le vecchie De Amicis e uno spazio ricavato dentro alla scuola media Baracca per la parte musicale”. Una situazione inaccettabile, con strutture che nel migliore dei casi risalgono agli anni Settanta e che sono prive di spazi adeguati per soddisfare le sempre più numerose richieste. Manca una palestra degna di tal nome, non c’è un’Aula Magna, non ci sono laboratori musicali, addirittura da qualche tempo la Città Metropolitana deve pagare un affitto alla vicina Scuola di Musica della Banda Civica di via Melzi. Una collaborazione che se da un lato è positiva, perché conferma più che mai la nomea di Magenta, Città della Musica, ma che dall’altro lato, è altamente indicativa della problematica strutturale.
Da qui l’appello forte anche a Beppe Sala. “Oggi più che mai – ha concluso Del Gobbo – è necessario ritrovare quello spirito dei padri fondatori della nostra repubblica. Allora pur partendo da posizioni differenti insieme si costruiva qualcosa di buono, di tangibile. L’avversario non era demonizzato, non era visto come il nemico. E’ per questo che credo molto in questa azione trasversale. Ripartiamo dalla scuola, ripartiamo da quello che è il nostro futuro. Le polemiche lasciano il tempo che trovano, servono solo per i sondaggi non per costruire il bene comune”.
Fabrizio Valenti