MAGENTA – “Una mezza parola estorta in un momento in cui le priorità per la città e il territorio sono ben altre che, sapientemente, secondo il gioco delle parti, è stata gonfiata per fare un titolone…”. Chiara Calati, Sindaco di Magenta, getta acqua sul fuoco rispetto alle dichiarazioni rilasciate la scorsa settimana ad un giornale locale dalla quale traspare la possibilità di non ricandidarsi nel 2022.
“Ma in realtà – si corregge Calati – ho semplicemente detto che in questo momento, la priorità per me e la mia amministrazione è risolvere l’emergenza sanitaria legata al Covid. Superata questa situazione penseremo anche ad altro. Ma ripeto adesso dobbiamo stare sul pezzo….”.
Parole che restituiscono l’esatta dimensione al ruolo di un Sindaco e di una sua Amministrazione che nella fase ante Covid, obiettivamente ha avuto e ha ancora più di una difficoltà.
Dalle fibrillazioni interne con i centristi, al rapporto con il suo mentore Luca Del Gobbo che però adesso appare pienamente recuperato in virtù della ‘ragion di Stato’ e del ‘bene comune’, sino a quel posto di Assessore lasciato libero da Rocco Morabito quasi da un anno a questa parte e che rimane ancora vuoto.
Ma Calati preferisce guardare al presente, così nella sua agenda il prossimo step resta la ‘fase 2’ dedicata al commercio: “Siamo già partiti con le principali iniziative vedi l’esenzione tosap con la possibilità di raddoppiare lo spazio da destinare all’utilizzo degli spazi all’aperto senza la necessità di presentare la paesaggistica, così come un piccolo ‘cadeau’ per tutti: mi riferisco alla gente mascherine chirurgiche fornite ad ogni attività che è ripartita in sicurezza al pari del gel igienizzante. Insomma, un segnale di benvenuto ma anche d’incoraggiamento in attesa della vera e propria ‘fase 2′”.
E su quest’ultimo aspetto la prima cittadina non può esimersi dal bacchettare il Governo. Anche alla luce del suo ruolo in ANCI. “Ci stiamo muovendo in un contesto quanto mai complesso, il decreto commercio lo stiamo ancora attendendo e poi non si possono fornire sempre linee guida confuse e pubblicate all’ultimo momento. Soprattutto per noi amministratori locali che ci muoviamo sul territorio a contatto diretto coi cittadini, tutto ciò è un problema non da poco. Forse è il caso che il governo lo capisca….”.
Fabrizio Valenti