LEGNANO – I tempi sono difficili per chiunque. Anche per le parrocchie che, oltre all’impossibilità di poter celebrare funzioni religiose, si trovano nella necessità di reperire le risorse economiche adatte per poter fare fronte ai loro mille impegni. La difficile situazione fu denunciata una manciata di giorni fa dalla parrocchia di Canegrate. E a ribadire il concetto, per la propria realtà, è adesso la realtà parrocchiale principale di Legnano, la chiesa di San Magno. L’allarme scorre tra le righe di un comunicato diffuso dal consiglio pastorale: “carissimi – si legge- da due mesi non possiamo più partecipare fisicamente alle funzioni religiose nella nostra parrocchia”. Dallo scorso 23 febbraio, infatti, chi intenda seguirle lo può fare soltanto attraverso lo streaming messo a disposizione dalla parrocchia per assistervi in via informatica.
Ma pur nell’emergenza, l’attività parrocchiale ha comune seguito il suo corso grazie all’impegno assistenziale indefesso profuso dalla Caritas e, specifica il consiglio pastorale nella sua nota, “grazie anche alla collaborazione con la Protezione Civile per aiutare tutte le persone in difficoltà”. Che, non bisogna sforzarsi troppo di immaginazione per capirlo, sono aumentate vista l’emergenza della pandemia, quasi raddopppiate. “E’ attiva- specifica il consiglio pastorale – una rete di collaborazione e aiuto reciproco con le altre Caritas cittadine”. Ma la linfa vitale dell’azione di apostolato e carità parrocchiale si sostanzia anche in “numerosi gruppi di catechesi, in particolare giovani e adulti” che “hanno continuato a ritrovarsi attraverso piattaforme di videoconferenza”. Né il contatto dei sacerdoti con le persone bisognose, soprattutto quelle con i capelli bianchi, ha subito interruzioni e flessioni. Ma il buon cuore e il senso cristiano con cui si portano avanti tali attività, per quanto encomiabile e già preziosissimo, non basta. Occorre anche infatti disporre di un sostegno economico che consenta di portare avanti tutto questo. “Durante questo periodo – prosegue la nota del consiglio pastorale – non abbiamo potuto contribuire con le nostre offerte al sostegno della parrocchia per la copertura dei suoi costi di struttura, dal personale dipendente al riscaldamento, dalle manutenzioni straordinarie ricorrenti alle utenze elettriche, telefoniche, informatiche, e poi stampanti, attrezzature, spese per il culto, canoni e manutenzione dello streaming”. E, naturalmente, le spese per le attività religiose e benefiche. Da qui la richiesta che il Consiglio pastorale rivolge ai parrocchiani affinché mettano una mano sul cuore e l’altra sul portafogli per contribuire, ciascuno secondo le sue possibilità, alle meritorie e costanti attività portate avanti dalla chiesa di piazza san Magno. Tutto nella consapevolezza della necessità di assistere “non solo spiritualmente ma anche materialmente chi è nella necessità”. La parrocchia ha messo a disposizione un Iban per chi voglia aderire a questo fraterno invito: IT 63 N 05034 20211 000000000896.