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Dall'archivio:

La ‘piccola’ Motta Visconti dice SI a un centro commerciale (da 2.500 metri)

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MOTTA VISCONTI – Interessante quanto succede a Motta Visconti, Comune che fa da ‘cintura’ tra Abbiatense e provincia di Pavia (confina con Bereguardo e l’A7), dove l’Amministrazione di centrodestra del sindaco Primo De Giuli ha pubblicamente dichiarato che, pur non essendo una proposta inclusa nel programma che ha portato alla rielezione di De Giuli il 26 maggio 2019 (quindi di recente), sarà realizzato il primo centro commerciale nella storia del paese.

Motta, paese legato alla memoria della grande poetessa Ada Negri, è un paese di neppure 8mila abitanti (circa 7.900), quindi 24mila in meno di Abbiategrasso. Non è esattamente ‘circondato’ da altre medie o grandi strutture di vendita. Il sindaco Primo De Giuli ha motivato la scelta con un lungo post sulla pagina Facebook del Comune, che vale la pena di riportare nella sua integrità.

Nei mesi scorsi è giunta una richiesta all’Amministrazione Comunale per la realizzazione di un supermercato. In realtà, nel corso degli anni sono giunte altre richieste, se pure informali, di questo tipo. Richieste che non sono mai state prese in considerazione.

Alla luce della situazione attuale del nostro paese, in cui l’edilizia residenziale è da alcuni anni ferma e che risulta poco attrattivo per le attività industriali che preferiscono comprare o edificare altrove, gli introiti comunali derivanti dai costi di costruzione si sono praticamente azzerati. Introiti che rappresentano una componente fondamentale delle entrate di un Comune utilizzabile per opere pubbliche.

Conseguenza di quanto sopra esplicitato, la richiesta pervenuta all’Amministrazione ha riscontrato l’interesse di questa nuova maggioranza. Nei mesi scorsi abbiamo voluto analizzare attentamente la situazione per poter prendere la decisione migliore per Motta Visconti nel suo complesso, tenendo in conto diversi fattori.
In primis, abbiamo attentamente considerato l’impatto che un supermercato potrebbe avere sul piccolo commercio, valutandolo alla luce dell’andamento economico che le attività del nostro paese hanno avuto negli ultimi anni, in assenza di un supermercato di medie dimensioni.
Abbiamo ritenuto necessario poi comparare la compatibilità che il piccolo commercio e la piccola-media distribuzione hanno manifestato in comuni equiparabili al nostro.

La nostra scelta è filtrata attraverso discussioni e valutazioni interne, riguardanti soprattutto le eventuali ricadute sull’economia locale.
Riteniamo che la crisi di alcune attività di prossimità sia causata da scelte soggettive dei cittadini che preferiscono gli ipermercati, i centri commerciali oppure il commercio online al negozio sotto casa.
In Motta Visconti, vicina ai grandi centri commerciali di Milano, Abbiategrasso e Pavia oltre ai tre supermercati (più uno in costruzione) di Casorate Primo, la crisi è evidente. Molti nostri concittadini preferiscono acquistare fuori paese.

Chi non ha notato la chiusura di molti negozi in questi ultimi tempi, nonostante l’assenza di un medio supermercato?
Perchè rifiutare una possibile alternativa alle attività locali, lasciando ad altri comuni limitrofi i vantaggi (anche economici) di tale scelta?
Riteniamo che un nuovo supermercato a Motta Visconti vada incontro ad una naturale ed evidente evoluzione.

Primo De Giuli

Avere in paese un investimento di tale portata, ci permetterà di mettere in atto delle iniziative anche a favore del commercio locale.
Avremo l’opportunità di utilizzare le somme acquisite per il miglioramento del decoro urbano e della viabilità, a vantaggio dei cittadini e di tutte le attività commerciali.

Non è l’isolamento la soluzione.

La realizzazione di un supermercato (a quel punto una delle maggiori aziende del paese) diventerebbe, in termini di posti di lavoro, una grande opportunità. Per quanto non sia obbligo della catena di distribuzione assumere personale residente a Motta, è evidente che sia nel loro interesse farlo.

L’attenzione della nostra Amministrazione si è anche focalizzata nel non “svendere” il territorio comunale. Abbiamo dunque messo in atto tutte le procedure necessarie al fine di portare nelle casse del comune più risorse possibili e di avere il maggior numero di benefici concreti per la comunità.

L’impresa edile costruirà un capannone avente una superficie di vendita di 1500 mq e una parte adibita a magazzino di 1000 mq. Il terreno interessato è all’ingresso di Motta, direzione Bereguardo. L’area è già sottoposta a Programma Integrato d’Intervento nell’attuale Piano di Governo del Territorio. Senza ulteriore consumo del suolo.

Si realizzerà inoltre una rotonda all’ingresso del paese, che regolerà il traffico in un punto critico, e la risistemazione della zona vicinale come previsto dalla pianificazione urbanistica all’interno del PGT. Completeranno il piano opere di adeguamento dell’area.

Siamo consapevoli che un supermercato non era nel programma elettorale di Liberamente Motta.

Siamo anche convinti che chi ha il mandato di governare, debba valutare la situazione contingente e scegliere cosa sia meglio per il paese, nella sua interezza, in ottica strategica e con lungimiranza.

La scelta è stata difficile, anche sofferta, ma sicuramente ben ponderata.

Una decisione presa dopo parecchi mesi di trattative e di analisi a carattere economico e sociale, cercando di equilibrare i benefici tra il commercio locale e l’intera comunità mottese.

Nel rispetto del mandato datoci dai cittadini mottesi e per massima trasparenza, sarà nostra cura informare periodicamente la cittadinanza sullo sviluppo dell’iter amministrativo, sulle somme incassate e sulle opere ed i progetti che intraprenderemo grazie all’utilizzo di queste risorse.

Il Sindaco PRIMO PAOLO DE GIULI

Ci sono delle analogie o meno, con quanto sta accadendo ad Abbiategrasso? Ne parliamo nel prossimo pezzo.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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