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“C’era un rimedio al tempo, ed era la scrittura.” Simona Lo Iacono ritorna a Nerviano

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NERVIANO – Dopo essere stata, sin dall’inizio dell’avventura de La Giratempo, uno dei pilastri saldi delle proposte letterarie della libreria con il suo romanzo Le streghe di Lenzavacche edito da E/o. Dopo aver inebriato i lettori con la presentazione del Morso, romanzo con cui inizia la sua avventura con la casa editrice Neri Pozza, ritorna a Nerviano Simona Lo Iacono, per farci conoscere la sua nuova e veramente molto bella fatica: L’albatro.

 

Simona Lo Iacono, magistrato che presta servizio al Tribunale di Catania, non si sottrae all’affetto che i lettori di Nerviano le hanno già dimostrato e si presenterà lunedì sera alle 21.00 a La Giratempo.

 “Scrittrice di incantesimi e malie”, com’è stata definita – torna a fare i conti con la grande storia, stavolta tutta letteraria e tutta incentrata su una delle più importanti figure della letteratura italiana: Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

 

Note biografiche dell’autrice:

Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970. Magistrato, presta servizio presso il tribunale di Catania. Ha pubblicato diversi racconti e vinto concorsi letterari di poesia e narrativa. Sul blog letterario Letteratitudine di Massimo Maugeri cura una rubrica che coniuga norma e parola, letteratura e diritto, dal nome “Letteratura è diritto, letteratura è vita”. Il suo primo romanzo, Tu non dici parole (Perrone 2008), ha vinto il premio Vittorini Opera prima. Nel 2010 le sono stati conferiti il Premio Internazionale Sicilia “Il Paladino” per la narrativa e il Premio Festival del talento città di Siracusa.
Nel 2011 ha pubblicato Stasera Anna dorme presto (Cavallo di Ferro), con cui ha vinto il premio Ninfa Galatea ed è stata finalista al Premio Città di Viagrande. Nel 2013, sempre per Cavallo di Ferro, ha pubblicato il romanzo Effatà, vincitore del Premio Martoglio e del premio Donna siciliana 2014 per la letteratura.
Attualmente conduce sul digitale terrestre un format letterario dal nome BUC, trasmissione che mescola al libro varie discipline artistiche, e cura sulla pagina culturale della Sicilia la rubrica letteraria “Scrittori allo specchio”. Presta inoltre servizio presso il carcere di Brucoli come volontaria, tenendo corsi di letteratura, scrittura e teatro, tutti mezzi artistici con i quali intende attuare il principio rieducativo della pena sancito dall’art 27 della Costituzione.

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