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Regionali: ecco Gianmarco Senna, milanese NON imbruttito ed entusiasta

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

MILANO – Gianmarco Senna è milanese sino al midollo, ma NON imbruttito. Classe 1970, cresce in una famiglia della classica borghesia lombardia, col culto del lavoro.. e della Lega, partito al quale  è legato sostanzialmente da 30 anni. Classe 1970, è stata sua la ottima idea imprenditoriale di Fatto Bene, catena di hamburgherie di qualità nella quale Senna ha dato il meglio della sua forza di ‘creatore di lavoro’.

Legato a Matteo Salvini da un’amicizia lunga almeno 25 anni, Senna è il capolista della Lega alle Regionali del 4 marzo per Milano e provincia.

Giovedì scorso siamo stati all’apertura della campagna di Gianmarco, al Jazz Cafè, tra centinaia di persone e moltissimi giovani, belle ragazze, imprenditori, studenti.

Senna è una vera forza della natura, trasmette simpatia e forte empatia. Rappresenta al meglio quella ‘certa idea’ di Lega, 3.0 potremmo dire, ed è uno dei più forti proconsoli di Salvini.

Last (but not least), ha un ottimo rapporto con Fabrizio Fratus e i Talebani. Ordunque, la sua candidatura ci piace. Economia, impresa ma anche cultura, identità e Milano. Bene così.. Conosciamolo un po’ meglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parlaci di te, Gianmarco.

Nato  Nasco a Milano nel 1970, scuole variopinte, superiori con pessimi risultati, poi mi sono diplomato e iscritto all’università. Ho cominciato molto presto a lavorare, in bottega, ho già 30 anni  di contributi. Poi ho fatto dei viaggi, a partire da California e Grecia, so cosa vuol dire fare il cameriere, rispettare le regole, essere accettato. Sarebbe bello anche tornare in quei posti, adesso dico. Poi nel 2000 inizio ad avere una trattoria, quindi nasce il circuito  Fatto Bene nel 2009, mentre  nel 2012-13 mettiamo in piedi questo progetto mutuato dall’Australia. Oggi  Fatto Bene ha aperto il primo locale in franchising, diventando una realtà solida che dà lavoro a 60 persone.

La politica?

La mia prima esperienza risale al 1992;  sono leghista della primissima ora e di famiglia.

Quando conosci Matteo Salvini?

Appunto nel 1992; lui, Alessandro Morelli e altri , siamo prima di tutto degli amici. Poi io ho fatto percorsi professionali diversi.  Matteo non si immaginava  di diventare un leader nazionale , in primis  lui.. Ma il percorso è chiaro, credo che il suo talento fosse e sia fuori dalla norma.

 I tre pregi maggiori di Salvini

Lealtà, determinazione nel credere a un progetto, la generosità.

Difetti

E’ troppo buono, ogni tanto dovrebbe essere più rigido. E’ milanista, inoltre..

I tuoi valori

Sono un piccolo medio imprenditore, ho una storia di bottega (della quale sono orgoglioso) e di lavoro. Il pensiero unico delle banche e della finanza mortifica le piccole imprese, la vera lotta è tutta lì.

Sei credente?

Sì, cattolico ma non praticante. Il recupero della Tradizione è essenziale, per noi.

 

 

 

 

 

 

 

Perché ti candidi in Regione Lombardia?

Io credo che la Lombardia sia un livello istituzionale dove poter ancora influire sulla realtà, oltre a essere una Regione assolutamente modello. Spero col cuore di fare qualcosa per i lombardi, le famiglie, le imprese.  Se riuscirò, mi dovrò adattare alla politica, che non ha esattamente i tempi dell’impresa..

Perché votare Attilio Fontana

Io lo conosco da qualche settimana: ho trovato una persona molto a modo e per bene, magari meno abituato come certi marpioni a calcare certi panorami. Fontana è molto lombardo.. Più Lombardia, più Fontana e più Milano: ecco cosa serve.

Cosa accadrà il 5 marzo?

I dati ufficiali danno una Lega e un Salvini molto forti, sono sensazioni che abbiamo anche noi girando nei mercati. Abbiamo sempre paura di un piano B, però..

Con quale slogan ti presenti?

Sono un ottimista per natura.. Dal dire al fare. Tra il dire  e il fare.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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