Sono 41,5 milioni gli italiani che hanno un’identità digitale con spid, l’82% della popolazione, utilizzato complessivamente oltre 1 miliardo di volte in un anno, ma si stabilizzano gli utilizzi medi per utente: 2,7 accessi mensili da gennaio a settembre 2025. Sono 48,4 milioni quelli che hanno, invece, la Carta di Identità Elettronica, di cui 9 milioni hanno attivato anche le credenziali digitali tramite l’app CieID. Per quest’ultimo, gli utilizzi digitali sono in crescita: a fine agosto 2025 si registravano 73,7 milioni di accessi, già superiori ai 71,4 milioni dell’intero 2024.
“Documenti su IO” conta 7 milioni di utenti e 11,7 milioni di documenti memorizzati. Resta, però, il 18% di ‘scettici’ dell’identità digitale, prevalentemente ultra 55enni. Ad aggiornale la mappa delle identità digitali degli italiani l’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano. “Il 2026 sarà l’anno in cui l’identità digitale europea passerà dalla sperimentazione alla realtà concreta, ma la piena adozione richiederà ancora tempo – spiega Giorgia Dragoni, direttrice dell’Osservatorio Digital Identity -. Restano, infatti, tanti cantieri di lavoro aperti: dall’identificazione di credenziali a valore aggiunto da memorizzare nel wallet alla creazione di un ecosistema di servizi digitali e fisici dove queste possano essere effettivamente utilizzate, coinvolgendo attivamente aziende private e utenti”.
Gli italiani sono ormai familiari con spid e CieID: circa 2 utenti su 3 sono “medium user”, con diversi accessi al mese; gli “heavy user”, con più accessi alla settimana, sono il 21% per spid e il 12% per CieID, ma con un utilizzo limitato nei rapporti con le aziende private. Gli italiani sarebbero, però, disposti a valorizzare le loro identità digitali più frequentemente e in una rosa di servizi più ampia, soprattutto per l’accesso a servizi sanitari (47%), all’home banking (41%) e ai sistemi di voto elettronico (38%). C’è interesse anche per l’utilizzo nei settori come viaggi e mobilità (47%), utility (40%) e telco (31%). Dall’altra parte, un italiano su due usa già un wallet delle BigTech, principalmente per le carte di pagamento. Il 56% si dichiara interessato all’EUDI Wallet e il 49% vorrebbe che il wallet per l’identità fosse erogato dal governo.





















