MALPENSA “E’ il giorno più bello della mia vita. Sono contento di essere in Italia, grazie a tutti, ci vediamo a Bologna”.
Con queste parole, pronunciate all’arrivo all’aeroporto di Malpensa, Patrick Zaki si è rivolto ai cronisti che lo attendevano nello scalo milanese dove è arrivato insieme alla sorella. Il ricercatore egiziano, che indossa al polso il bracciale blu della campagna per la sua liberazione con su scritto ‘Free Patrick Zaki’, è stato accolto dal rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e dalla sua docente, Rita Monticelli. Scortati dalla polizia, sono saliti su un van che è partito alla volta di Bologna dove domani si terrà una festa in suo onore. Prima di partire, fuori dallo scalo una piccola folla gli ha riservato degli applausi ai quali Zaki ha risposto con un cenno del pollice, sorridendo.
“Siamo stati insieme felici e commossi, sono stati tre anni molto difficili. Adesso dobbiamo goderci un po’ questa gioia e Patrik dovra’ essere libero di vivere la sua vita”. Lo ha detto Rita Monticelli, la professoressa dell’Universita’ di Bologna che ha accolto all’aeroporto di Malpensa Patrick Zaki.
“Ben arrivato, Patrick. Il rettore e la professoressa Monticelli accolgono Patrick all’aeroporto di Malpensa, insieme partiranno subito per Bologna. Prima tappa in Rettorato! Qui Patrick Zaki incontrerà la stampa e gli sarà consegnata la pergamena della laurea che ha conseguito a distanza il 5 luglio”. Così sui social l’Alma Mater Studiorum dà il benvenuto all’attivista egiziano, neo-laureato.