FURATO, INVERUNO – C’è una notte che, a Furato, piccola frazione del Comune di Inveruno, ha un sapore del tutto speciale. È la notte di San Lorenzo, dedicata al Santo mancato a Roma il 10 agosto del 258, martirizzato durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano.
San Lorenzo è considerato dalla Chiesa Cattolica patrono di bibliotecari, pasticceri, lavoratori del vetro e cuochi. Cuochi, appunto. Ed è qui che s’inserisce la tradizione che, a Furato, si rinnova da parecchio tempo, grazie all’instancabile Giulio Ghiringhelli, 72 anni, titolare del ristorante “Il Piatto d’Oro” il quale, da 30 anni, celebra San Lorenzo, allo scoccare della mezzanotte, con un buon piatto di risotto.
Una consuetudine che viene puntualmente tramandata e che ha visto andare in scena, al “Piatto d’Oro”, nel rispetto delle normative vigenti, una bella cena all’aperto con un risotto preparato, come accade da sei lustri, da Angelo Colombo, casorezzese d’origine ma furatese d’adozione.
“La serata della ‘Notte di San Lorenzo’, che da qualche anno è diventata a pieno titolo quella del ‘Risotto dell’Angelo’ – ci racconta Giulio Ghiringhelli – è nata per puro caso: era il 1992 e, insieme ad alcuni amici, tra cui Angelo Colombo e Luigi Bottini, dopo aver caricato un intero camion destinato agli amici del Santuario del Gesù Bambino di Arenzano e alle missioni dei padri carmelitani scalzi, vista la stanchezza, avevamo pensato di concludere la giornata in bellezza con una fetta di salame e un bicchiere di vino. Non sazi, i volontari avevano chiesto a mia sorella Angelina anche un piatto di risotto ma, allora, viste le sue precarie condizioni di salute, non se l’era sentita di mettersi ai fornelli. Così, si era fatto avanti Angelo che, da trent’anni, è al timone della serata di San Lorenzo e i fuochi del Piatto d’Oro, il 10 agosto, sono tutti suoi”.
Appassionato volontario anche nelle cucine dell’associazione Polisportiva Furato Calcio, Angelo Colombo ha quindi deliziato, martedì sera, i palati dei numerosi ospiti del “Piatto d’Oro” i quali hanno aggiunto un nuovo tassello a un mosaico fatto di buona cucina e tradizioni genuine.
Servizio a cura di Linda Corno