MAGENTA – Si chiama videorinofaringolaringoscopio ed è una strumentazione particolarmente innovativa da poco in uso presso il Poliambulatorio Medico Santa Crescenzia, di grande importanza sul fronte della prevenzione dei tumori nell’ambito otorinolaringoiatrico.
Ne abbiamo parlato con il dottor Franco Parmigiani, storico collaboratore del Centro Medico guidato dal dottor Andrea Rocchitelli, nonché, primario presso l’Ospedale di Vimercate.
“Stiamo parlando – spiega il Primario – di una fibra di 2,8mm che si introduce dal naso e che può arrivare sino alla trachea. Si tratta di un esame per nulla invasivo, ma che consente di raccogliere informazioni importanti sullo stato di salute del paziente. E’ infatti un primo screening d’elezione che consente di intervenire puntualmente e, soprattutto, capire se ci troviamo di fronte a reali campanelli d’allarme oppure no”.
Soprattutto questo macchinario grazie alla video camera collegata permette di notare ed enfatizzare tutti i particolari. E’ come vedere in tempo reale la situazione della nostra trachea, per esempio, su un monitor da 30 pollici.
Una visione assai nitida che arriva a mezzo cm dal nostro obiettivo. Insomma, uno screening, come abbiamo già scritto sopra che dà certezze significative. Anche perché utilizzando spettri di luce diversi eventuali alterazioni della vascolarizzazione balzano subito all’occhio.
“In ultima analisi – ribadisce Parmigiani – si può capire subito in modo attendibile se ci troviamo davanti ad un tumore o cos’altro”.
Questa diagnosi precoce svolta a livello ambulatoriale è ancora di maggior rilevanza in quest’epoca post Covid nella quale molti dei nostri Ospedali hanno il problema delle liste d’attesa e, ancor di più, dell’appropriatezza delle prestazioni.
Ergo, si può tranquillamente partire con questo esame, che si può eseguire velocemente a margine della visita con il proprio Otorinolaringoiatra e da qui raccogliere le prime informazioni sul dà farsi.
“Dopo l’esame – aggiunge Parmigiani – il paziente potrà capire se ha un tumore e allora sarà il caso d’intervenire in modo risoluto con una biopsia, oppure, occorre soltanto un monitoraggio costante della situazione. Ancora la verifica può scaturire da problematiche reali come il fatto di parlar male o avere problemi a livello di deglutizione. Anche qui lo screening – prosegue lo specialista – è utile perché può far venire a galla la presenza di un semplice callo, certamente fastidioso ma non preoccupante”.
L’investimento complessivamente per questa apparecchiatura oscilla tra i 35 mila e i 40 mila euro e rappresenta il top della gamma a livello ambulatoriale.
Così facendo strutture ambulatoriali d’eccellenza come il Santa Crescenzia che dispongono di tali attrezzare si pongono come presidi preziosi anche nel percorso teso a rendere meno caotica la gestione delle agende ospedaliere, ma soprattutto permette di avere davvero a quattro passi da casa – e qui torna il discorso della Sanità di prossimità- uno strumento di verifica fondamentale del proprio stato di salute.
Che tra l’altro in sè come esame ha un costo davvero marginale (circa 30 euro), ma che può contribuire ad intervenire in modo assai risoluto e tempestivo con grande vantaggio per la nostra Salute.