MILANO L’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi in occasione della Giornata Europea dei Parchi interviene e respinge le critiche alla Regione formulate da Legambiente Lombardia.
“Una associazione con la quale, insieme a Federparchi e alle altre realtà coinvolte – sottolinea l’assessore – è stato costruito in questi anni un rapporto di collaborazione nell’ottica di alzare il livello di tutela del territorio regionale”.
“Un quarto del territorio lombardo – ricorda – è coperto dalla forma di tutela dei parchi regionali, e siamo vicini all’obiettivo stabilito del 30%.
Sono in fase di conclusione i percorsi di ampliamento del Parco dei Colli, a Bergamo, e del Parco del Mincio, a Mantova. Abbiamo 24 parchi regionali, 3 riserve naturali statali e 67 regionali, 33 monumenti naturali, 107 parchi locali di interesse sovracomunale e 245 siti di ‘Rete Natura 2000′”.
FAVOREVOLE A NUOVE AREE PROTETTE – Per quanto riguarda l’istituzione di nuove aree protette, l’assessore ha specificato di essere ovviamente favorevole ma la richiesta deve venire dal territorio. La Regione, in un’ottica di sussidiarietà, può solo istituzionalizzare la fine di un percorso.
Il titolare della delega ai ‘Sistemi verdi’ in Giunta regionale ha già sollecitato personalmente, per esempio, il progetto di un grande parco regionale a Brescia, che rappresenterebbe una svolta in termini di gestione unitaria e valorizzazione integrata delle aree verdi intorno alla città. L’iniziativa deve arrivare dal Comune, che non ha ancora avanzato proposte.
PARCHI, REALTA’ SOLIDA E IN CRESCITA – In conclusione, l’assessore ricorda che in questi anni è stata data attuazione concreta alla legge 28 che semplifica il quadro degli enti gestori e valorizza la funzione e il ruolo del parco regionale. Pochi mesi fa sono stati stanziati in via straordinaria più di 10 milioni di euro, che probabilmente saranno incrementati nei prossimi giorni, per migliorare strutture e infrastrutture all’interno dei parchi regionali, senza contare le numerose iniziative fatte, come ‘Bioblitz’ o un ‘Parco al mese’, in collaborazione con gli enti gestori per far conoscere ai lombardi il patrimonio naturalistico delle aree protette.
“Non è un caso – conclude – se negli ultimi anni i visitatori in queste zone sono aumentati in maniera esponenziale”.