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Magenta, il colore, Urbanamente e il Liceo Quasimodo: che bella serata

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MAGENTAย  Avreste mai immaginato che Magenta fosse conosciuta in Cina per la sfumatura di rosso che prende il nome, appunto, di Magenta? E che la storia del nome di questo colore si sia intrecciata nei secoli alla pur celebre Battaglia di Magenta del 1859?
Su questa e altre interessanti curiositร  ha lavorato un gruppetto di studenti di quarta e quinta classe dellโ€™indirizzo Classico del liceo Quasimodo di Magenta guidati dal prof. Sergio Chiodini e il risultato รจ un libro: โ€œCโ€™รจ rosso e rossoโ€. La presentazione ufficiale รจ avvenuta venerdรฌ sera in una affollata sala conferenze di Casa Giacobbe, alla presenza della Dirigente Scolastica del Quasimodo Donata Barbaglia, dellโ€™assessore alla Cultura del comune di Magenta Luca Aloi e di Daniela Parmigiani, presidente di Urbanamente, associazione culturale molto nota sul territorio, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo studio e che ha sottolineato nel suo intervento che โ€œI ragazzi hanno preso in esame i documenti che da una ventina dโ€™anni erano stati raccolti in modo disorganico sul nome attribuito a questo colore, scoprendo tutti i passaggi che dal rosso porpora dei Fenici รจ arrivato al Magenta passando attraverso il fucsina e i pantaloni degli zuavi. Una storia affascinante in cui si intrecciano storia, ma anche chimica, artigianato, produttori di colori e profitti, in cui perรฒ la presenza dei giovani รจ stata determinanteโ€. Un lavoro, questo dei ragazzi del Classico, che รจ stato svolto come PCTO, ovvero come unโ€™attivitร  legata alle competenze trasversali che i ragazzi devono raggiungere per prepararsi alla futura vita professionale.

โ€œLa valorizzazione dei beni immateriali รจ uno degli obiettivi anche dellโ€™agenda 2030 dellโ€™ONU per lo sviluppo sostenibile โ€“ ha precisato il prof. Chiodini โ€“ e questo lavoro ben si inserisce in questa prospettivaโ€. Adesso resta solo da trovare un editore o una amministrazione comunale interessata a pubblicare questo affascinante lavoro.

(Ringraziamo laย  professoressa Elena Di Caro)

 

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