MAGENTA – Continua, com’è naturale, la polemica sul cantiere di via Garibaldi che scatterà settimana prossima, martedì 26 aprile.
Dopo il nostro pezzo di ieri sono fioccate le reazioni sulla tempistica e la decisione di effettuare i lavori a scuole aperte (e a campagna elettorale in pieno corso…).
Il primo a replicare è il vice sindaco (e assessore alla Viabilità) Simone Gelli: “Il cantiere non si poteva aprire a giugno, pena la perdita del finanziamento vinto con il distretto del commercio. Se ti capitasse un imprevisto saresti fregato. Poi, una volta chiusa l’opera viaria la rendicontazione non si fa in due giorni, ma occorre tempo. Ergo per evitare che poi magari si dica che abbiamo perso i finanziamenti direi che non avevamo altre soluzioni, a meno di rinunciare allo stesso.. Inoltre mi risulta che si siano coinvolti nelle scelte anche i commercianti, ad esempio”.
A seguire anche le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Laura Cattaneo: “Come già detto dal collega Gelli e dal Sindaco , abbiamo concordato in Giunta ( e successivamente in riunione con i commercianti locali) che fosse la soluzione migliore partire sicuramente dopo le vacanze pasquali , in modo da non penalizzare le vendite, ma per tempo , in modo da poter affrontare eventuali ritardi dovuti ad inconvenienti( fermo vacanze, condizioni atmosferiche…etc). Ritardi che avrebbero compromesso la data finale del 15 settembre, pena la perdita del contributo derivato dalla vincita del Distretto del Commercio”.
Nella serata di ieri è invece arrivata la presa di posizione di Enzo Salvaggio, candidato sindaco di Pd e Magenta Percorsi.
“Sulla chiusura di via Garibaldi fino a ieri avevamo preso atto delle dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione Calati-Del Gobbo durante l’ultimo Consiglio comunale, in risposta alle nostre sollecitazioni. Secondo la giunta infatti, i lavori avrebbero dovuto partire il prima possibile pena la perdita dei contributi del Distretto del commercio.
Ora però leggiamo sulla stampa locale che in realtà, alla luce dei documenti dell’ufficio tecnico (che chiederemo presto di poter visionare), i lavori sarebbero potuti iniziare anche nel mese di giugno, dopo la chiusura delle scuole, terminando in tempo per la scadenza di settembre e risparmiando così ai cittadini ulteriori disagi.
Ci preme ricordare che sulla questione avevamo già chiesto come minoranza un Consiglio comunale aperto, in modo da poter condividere con la cittadinanza e gli esercenti l’impatto di un intervento di tale portata.
Purtroppo però all’epoca non venimmo ascoltati e il medesimo copione si ripeté poco dopo, quando le opposizioni chiesero una revisione del progetto affrontando il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche e della viabilità in direzione di Piazza Parmigiani.
La giunta Calati-Del Gobbo decise di proseguire per la sua strada, creando le condizioni per le ripetute chiusure al traffico della via che si sono succedute negli ultimi tre anni.
Se dunque si rivelasse vero ciò che è stato riportato sui giornali nelle ultime ore si tratterebbe dell’ennesima occasione in cui l’Amministrazione Calati-Del Gobbo ha preferito intestardirsi su una propria decisione piuttosto che dialogare con i magentini. Il tutto a scapito dell’intera comunità.
Enzo Salvaggio Sindaco