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+Disabili giù dal treno: esposto alle Procure di Milano e Genova

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MILANO   Un esposto alle procure della Repubblica di Genova e di Milano, con l’ipotesi di violenza privata: e’ quanto depositato stamane dai legali di Assoutenti.
L’associazione ha scelto di muoversi cosi’ dopo la vicenda dei ragazzi disabili fatti scendere dal treno che doveva riportarli a Milano a causa di un gruppo di turisti che si sono rifiutati di alzarsi dai posti occupati, nonostante fossero riservati alle persone con disabilita’.

“Si tratta di un episodio molto grave, un esempio di incivilta’ e di degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale – ha motivato presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Chiediamo per questo alle Procure di Genova e di Milano d’identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all’art. 610 del codice penale: chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa e’ punito con la reclusione fino a quattro anni”.

Secondo quanto riferito da Trenitalia, quattro addetti del servizio clienti sono saliti a bordo assieme a tre agenti della Polizia ferroviaria per far liberare i posti, ma – sempre secondo la ricostruzione dell’azienda – le persone che si erano sedute non hanno voluto saperne di alzarsi. Di fronte a questa situazione Trenitalia ha disposto che il viaggio del gruppo proseguisse verso Milano a bordo di un pullman, che nel volgere di una mezz’ora e’ partito da Piazza Principe con i ragazzi disabili a bordo.

Assoutenti ora chiede anche di emettere nei confronti dei responsabili di questo “gesto di incivilta’” un “daspo” a vita su tutti i treni italiani. Anche Codacons ha fatto sapere che presentera’ “una denuncia/querela alla Procura della Repubblica chiedendo che i responsabili dell’accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge”.
Sulla vicenda nelle scorse ore si era espresso anche il presidente della Liguria, Giovanni Toti che ha definito la vicenda “vergognosa e da stigmatizzare

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