TORINO Ci vuole coraggio a opporsi alla cultura della morte e ad applicare PER INTERO la legge 194 sull’aborto, che prevede ANCHE il sostegno alle donne. Un coraggio che non manca all’assessore regionale piemontese Maurizio Marrione, di Fratelli d’Italia.
Dopo le polemiche sulla decisione della Regione di non permettere la somministrazione della pillola Ru486 fuori dagli ospedali e quella di agevolare le associazioniย pro lifeย nellโapertura di sportelli nei nosocomi, motivo del contendere รจ ora il โfondo vita nascenteโ: 400mila euro per la ยซpromozione e realizzazione di progetti di tutela materno-infantileยป. Cioรจ per impedire che la dolorosa scelta dellโinterruzione di gravidanza possa essere determinata soltanto da ragioni economiche. Apparentemente qualcosa su cui tutti dovrebbero essere piรน che dโaccordo. In realtร lo stanziamento regionale, promosso da Maurizio Marrone โ che รจ assessore alle Politiche sociali della giunta di Alberto Cirio โ ha scatenato la rivolta delle opposizioni e delle associazioni femministe.
Il cuore della questione, a ben vedere, รจ la completa realizzazione della legge 194: tutti dicono di essere dโaccordo, salvo poi scontrarsi sul come, quando e dove. ยซIl nostro obiettivo โ dice Marrone โ รจ garantire il vero diritto di scelta della donna, che puรฒ anche essere la scelta della vita, intervenendo a sostegno delle donne in situazioni di fragilitร socialeยป.
PRO VITA E FAMIGLIA
ยซAssurdi e vergognosi gli attacchi di Pd e 5 Stelle contro l’ottimo ย Aiutare economicamente le donne che non vorrebbero abortire non solo non lede la Legge 194, ma anzi ne realizza la parte sul sostegno sociale alla maternitร rimasto lettera morta per quarant’anni. La sinistra รจ talmente accecata dal furore ideologico abortista da voler negare alle donne un’alternativa, quasi che debbano essere costrette a scartare loro figlio. ร indecente!ยป,ย il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famigliaย sul progettoย “Vita Nascente”ย proposto dall’Assessore regionale alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone.