― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta e fibra ottica, ci scrive un lettore: ‘Nelle frazioni? Non prima del 2025’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Riceviamo e pubblichiamo
MAGENTA  Gentile direttore, spettabile redazione,

Con riferimento alla lettera pubblicata il 12 gennaio a titolo “Ci scrive un lettore: a quando la fibra ottica a Pontenuovo?” desidero aggiungere alcune precisazioni, che allargano il problema segnalato dal signor Pesce. E danno una risposta (purtroppo non bella) alla sua domanda.
 

Per cominciare, TIM (come tutti gli altri operatori) non ha bisogno di chiedere permessi per scavare e stendere cavi in fibra ottica, oppure, se vuole usare infrastrutture altrui (come quelle dell’ENEL) ha tutti i mezzi per superarne l’opposizione. E questo da quasi sei anni (Dlgs 33/2016).

 

Ritengo quindi poco probabile che il problema sia ENEL quanto la ben nota “pigrizia” di TIM. E qui veniamo al problema vero.

 

La fibra ottica vera e propria (la cosiddetta FTTH) a Magenta non esiste da nessuna parte (se non per le aziende che possono permetterselo). Esiste invece la fibra-misto-rame (FTTC, che TIM pubblicizza impropriamente “fibra”), in cui la fibra ottica parte dalla centrale telefonica, arriva ad un armadio in strada e da lì parte un cavo di rame che porta internet nelle abitazioni.

 

Questo cavo di rame (di cui TIM è innamorata per motivi economici) è il problema, non solo del signor Pesce, ma anche di molte altre famiglie di Magenta (consiglieri comunali compresi, a quanto sembra) e del resto d’Italia.

 

Se questo cavo di rame è troppo lungo, la fibra ottica fino all’armadio è praticamente inutile. In alcune zone di Magenta, addirittura, questo cavo parte dalla centrale e prosegue per chilometri prima di arrivare nelle case (e TIM ha il coraggio di chiamare “fibra” anche questa – FTTE per la precisione).

A causa di questo cavo di rame (ed altri problemi che tralascerò per semplicità), molte famiglie di Magenta hanno una connessione lenta e instabile: più si è lontani dalla centrale o da un armadio, più la connessione peggiora.

La soluzione a questo problema tecnico è la fibra ottica vera fin dentro le case, la cosiddetta FTTH. Quando arriverà a Magenta? I lavori dovrebbero iniziare nel 2022. Il problema è che il processo di cablatura interesserà prima le aree vicine alla centrale telefonica, ovvero quelle che ne hanno meno bisogno.

Altre zone di Magenta, fra cui Pontenuovo, verranno cablate (forse) nel 2025 o nel 2026, stando ai piani degli operatori.

In soldoni, le zone con connessione meno indecente – se non addirittura buona, per chi vive attaccato a un armadio – verranno coperte almeno tre anni prima di quelle che invece ne avrebbero urgente bisogno per studiare e lavorare oggi, non fra tre anni. Sembra invece che TIM non abbia neppure intenzione di portare la sua (falsa) “fibra” a chi è attaccato a chilometri di rame.

L’amministrazione comunale ha i mezzi per persuadere TIM a riconsiderare i suoi piani, come sembra essere successo a Corbetta, dove i lavori sono già iniziati nel 2021.

Inoltre l’amministrazione potrebbe prendere contatto con Open Fiber, che inizierà dei lavori per cablare poche decine di unità immobiliari (si tratta di un intervento statale, ma questa è un’altra storia), per chiedere quali sono i suoi piani per portare FTTH anche a Magenta.

Per concludere, la risposta alla domanda posta dal signor Pesce “A quando la fibra ottica?” è quindi “troppo tardi”, se le cose resteranno come sono, specialmente per le famiglie e le imprese che già sono svantaggiate.

LETTERA FIRMATA

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi