MAGENTA ABBIATEGRASSO “La fabbrica non può guardare solo agli indici dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica”. Queste parole, pronunciate da Adriano Olivetti nel 1955 e frutto del suo pensiero, giungono a noi – gente del XXI sec. – come se arrivassero direttamente dal futuro.
La ventata d’innovazione che l’imprenditore piemontese ci trasmette, ancora oggi – a più di sessant’anni dalla sua morte – ci fa senz’altro riflettere sulla sua figura e sulle sue intuizioni geniali e dannatamente controtendenza. D’altronde, la formazione di Olivetti non è conforme agli standard dell’epoca né tantomeno, verrebbe da dire, a quelli odierni. Prima della globalizzazione uniformante, invece, c’era chi viveva per “respirare” e vivere il lavoro.
E anteporre al profitto (che pure non può mancare, altrimenti non esiste impresa) una parola che abbiamo sentito pronunciare venerdì sera da Marco Rocchitelli, che ha inaugurato al cospetto di moltissimi ospiti e delle autorità (presenti sindaco Nai, vicesindaco Albetti, l’assessore Bottene, il presidente di Amaga Bonasegale, la presidente di Confcommercio Tiziana Losa) il nuovissimo, e straordinariamente bello, punto vendita di Ottica Rcchitelli in corso XX Settembre, pieno centro di Bià.
Dopo oltre 10 anni di presenza ad Abbiategrasso, il più giovane dei tre fratelli- Carlo, Andrea e appunto Marco- che hanno proseguito con passione e successo la tradizione familiare, diversificandola e ampliandola ulteriormente (si guardi ai succesi colti dal Centro Medico Santa Crescenzia) si è spostato in uno spazio più ampio, che vi è stato descritto bene e minutamente da Fabrizio Valenti.
Ma a noi qui non importa parlarvi di lenti o montature, anche se è evidente che il ‘brand’ Rocchitelli (anche se a noi piace di più la parola nome, o anche marchio) coincide ormai da anni con eccellenza e massimo della qualità di prodotti e servizi resi, bensì ci piace rilevare come un giovane imprenditore pensa anzitutto ad attribuire una connotazione ultra-materiale alla dimensione economica.
Adriano Olivetti è stato il primo a delineare uno “stile” che tutt’oggi profuma di futuro: dev’essere nostro compito renderlo effettivamente il presente, per non rimanere ancorati ad un concetto di “fare impresa” che sa di Rivoluzione Industriale, anziché di Rivoluzione Digitale.
Il fatto che il comparto del commercio sappia crescete e rinnovarsi dopo la pandemia, illuminando più e meglio di prima la pubblica strada, ci fa del resto capire che una bottega ha un valore prima sociale che economico.
Ossia che incrementa gli incassi Iva, ma soprattutto la coscienza di sè e il ruolo di una comunità e delle sue articolazioni identitarie, sociali ed economiche.
E la presenza di famiglie come i Rocchitelli garantisce che questa funzione precipua sarà assolta con scrupolo e serietà.
A dimostrazione, e qui chiudiamo, che la città di Abbiategrasso mantiene nonostante tutte le difficoltà una indubbia capacità di attrazione commerciale.
Fab. Pro.