Tre colture alimentari su quattro dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra cui le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare lo studio dell’Ispra sul rischio di estinzione del 9% circa delle specie di api e farfalle che attraverso l’impollinazione generano un valore economico stimato in circa 153 miliardi di euro l’anno su scala mondiale, 22 miliardi su scala europea e 3 miliardi su scala nazionale.
In Italia l’andamento climatico anomalo con l’inverno bollente, il gelo in primavera ed una estate divisa tra caldo africano, siccità e violenti temporali ha distrutto le fioriture e creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il risultato – precisa la Coldiretti – è un raccolto di miele nazionale che quest’anno sarà probabilmente ben al di sotto dei 15 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni. In altre parole significa l’addio ad un vaso di miele Made in Italy su quattro per il crollo di circa il 25% della produzione nazionale in un 2021 segnato in media da quasi sei eventi estremi al giorno tra incendi, siccità, bombe d’acqua, violente grandinate e gelo che hanno compromesso pesantemente la vita delle api.
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