2023: nel Milanese aumentano scabbia e malattie tropicali

Dati di Ats Milano

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Le malattie infettive più ricorrenti a Milano e dintorni?Oltre alla scarlattina, il cui impatto è quasi triplicato nel 2023 rispetto al 2019 pre-Covid, passando da 1.681 a 4.875 casi segnalati, c’è il raddoppio della scabbia, malattia parassitaria della pelle cresciuta nello stesso arco temporale da 789 a 1.583 casi.Altrettanto quasi triplicata, ma nell’arco di un anno, anche la gonorrea: i casi sono cresciuti da 237 del 2022 a 708 e se si fa un raffronto con i 127 casi del 2019 è proprio un boom.Il trend di questa infezione è lo specchio di un andamento che sta caratterizzando in generale le malattie a trasmissione sessuale: la sifilide è più che raddoppiata in un anno, da 327 casi ai 691 del 2023, la clamidia genitale è addirittura a livelli 7 volte più alti (passando da 89 casi del 2022 a 645 nell’anno successivo).

E accanto a questo exploit di malattie sessualmente trasmesse, già noto e segnalato con preoccupazione anche dai medici e da altri Paesi del mondo, c’è l’avanzata silenziosa e costante delle malattie tropicali. E un alert per il 2024, legato a segnali di aumento del morbillo.Il ritratto delle infezioni metropolitane arriva da un resoconto dell’Ats di Milano relativo al 2023.Report che ripercorre alcuni dei focolai registrati nei mesi scorsi.Per esempio, le tabelle fotografano il cluster di casi di Dengue autoctona.Guardando infatti alla voce Dengue/Zika/Chicungunya i casi confermati sono stati 83 nel 2023, rispetto ai 62 del 2019, e al crollo durante la pandemia Covid che aveva ridotto i numeri fino al singolo caso del 2021, e gli 8 del 2020 e i 10 del 2022.Considerando singolarmente la Dengue, “il 2023 è stato caratterizzato dal primo focolaio epidemico autoctono lombardo che ha interessato un Comune della provincia di Lodi”, territorio che fa riferimento ad Ats Milano, “con un numero totale di casi pari a 41”. Nonostante sia una malattia endemica nelle regioni tropicali e subtropicali, ricorda l’agenzia di tutela della salute, “negli ultimi decenni, a causa del cambiamento climatico, i viaggi internazionali e la diffusione in nuove aree del vettore Aedes albopictus (zanzara tigre), epidemie sempre più frequenti e numerose si sono verificate anche in Europa”.

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