Ticino Notizie, a 33 anni esatti da quanto successo a Sigonella, intende rendere omaggio al coraggioso gesto ‘sovranista’ di Bettino Craxi, autentico statista. Un gesto che al leader del Psi costerร caro. Lo facciamo proponendo un pezzo dell’amico Cristiano Puglisi.
Viviamo unโepoca in cui ci si รจ abituati a considerare come un dato di fatto il timore di ministri eย premierย per una semplice dichiarazione fuori posto, poichรจ questa potrebbe infastidire gli onnipotenti e ingovernabili mercati. Sperimentiamo quotidianamente un periodo storico in cui oscuri burocrati ed economisti spadroneggiano nei programmi televisivi di approfondimento dedicati allaย res publica,ย in luogo dei rappresentanti del popolo eletti per occuparsene. In questo scenario desolante diventa difficile e forse addirittura doloroso ricordare un episodio come la crisi di Sigonella. Difficile, ma necessario. Perchรฉ, quel mese di ottobre di 33 anni fa, di fatto, lโItalia esalava lโultimo respiro di quella sovranitร oggi tanto agognata e sognata.
Non รจ necessario ricordare gli eventi che accaddero dal 7 allโ11 ottobre del 1985.ย Solo alcuni fotogrammi. Il dirottamento, ad opera di quattro terroristi palestinesi, della nave italiana da crociera Achille Lauro; lโuccisione di Leon Klinghoffer, un cittadino americano disabile; le trattative tra il Governo italiano e in particolare il presidente del Consiglio Bettino Craxi, lโOLP di Arafat, la Siria, la Tunisia e lโEgitto; la consegna della nave a Porto Said e la resa dei sequestatori; lโaereo egiziano che, con a bordo i terroristi e due rappresentanti dellโOLP, Abu Abbas e Hani el Assan, insieme a personale governativo del Cairo, decolla diretto in Tunisia e viene intercettato dai caccia americani, che lo costringono ad atterrare in Sicilia. E, infine, Sigonella. I carabinieri che, per ordine di Craxi, circondano lโaereo appena atterrato per prelevare i terroristi. I militari americani che circondano i carabinieri, circondati a loro volta nuovamente da truppe italiane. Lo scontro diplomatico sul filo dello scontro a fuoco. Gli Stati Uniti che cedono: i reati sono avvenuti a bordo di una nave italiana, i colpevoli dovranno essere giudicatiย da un tribunale italiano.
E poi quella lettera di invito di Ronald Reagan, che cominciava cosรฌ: โDear Bettinoโ. Caro Bettino. Gli Stati Uniti cercavano lโItalia, volevano ricucire. LโItalia rispettata dai โpadroniโ americani, nonostante le numerose basi militari presenti nella penisola. E rispettataย nelย Mediterraneo, il suo orizzonte geopolitico naturale.
Sigonella. Lโultimo conato di sovranitร . Poi il buio. Maastricht, che non a caso proprio Craxi temeva. Tangentopoli. Ilย Britannia. Il crollo della politica e dellโinteresse nazionale,ย vittime sacrificali immolateย sullโaltare del dio mercato, delle esportazioni di democrazia, della globalizzazione a colpi di cannone, di indici di borsa e diย spread. La politica economica e la politica estera dellโItalia repubblicana cancellate, addomesticate, sottomesse a suon di scandali giudiziari e ingegneria sociale da pensiero unico. Craxi, forse, tra le altre cose, pagรฒ anche quellโatto di forza. Chissร . Qualcuno lo sussurra.
Comunque sia, mai come in questi giorni รจ opportuno ricordare quegli eventi. Ricordare e capire che la realtร che qualcuno sta cercando di imporre come assoluta, come mero dato oggettivo di cui i โcompetentiโ, i โseriโ e i โmoderatiโ devono soltanto prendere atto, ossia quello della politica italiana al guinzaglio di poteri e vincoli esterni, non รจ che una delle realtร possibili. E, molto probabilmente, รจ solo la realtร peggiore.
Di Cristiano Puglisi, da www.ilgiornale.it