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L’entrata in vigore dell’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, previsto per oggi alle 8:30 ora locale, è stato ritardato perchè Hamas non ha ancora presentato l’elenco degli ostaggi da rilasciare come chiesto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’attuazione dell’accordo, infatti, era stato condizionato alla consegna dell’elenco dei nomi dei tre ostaggi che, secondo i termini dell’intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio. Hamas ha confermato il proprio impegno rispetto all’accordo di cessate il fuoco con Israele, spiegando con “ragioni tecniche” il ritardo nella comunicazione della lista degli ostaggi israeliani che saranno rilasciati nella prima fase dell’intesa. Intanto, secondo quanto riportano media locali, le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi dalle aree di Rafah, a Gaza, e dal corridoio di Philadelphi, lungo il confine tra Egitto e Gaza. I veicoli militari starebbero lasciando il centro della città e si sarebbero ritirando. L’informazione non è stata confermata ufficialmente.
L’Idf ha fatto sapere che “continua a operare e a colpire obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. Poco fa, l’artiglieria e gli aerei hanno colpito una serie di obiettivi terroristici nel nord e nel centro di Gaza. L’esercito rimane pronto alla difesa e all’offesa e non permetterà che venga arrecato alcun danno ai cittadini di Israele”. La Protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato che tre persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite negli attacchi di questa mattina dell’esercito israeliano.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-