Salute, Ieo, primo test per diagnosi precoce tumori orofaringei

In uno studio internazionale, coordinato dall'Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS e sostenuto dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, un gruppo di ricercatori ha messo a punto un test di altissima sensibilita' e specificita'

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In uno studio internazionale, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS e sostenuto dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, un gruppo di ricercatori ha messo a punto un test di altissima sensibilita’ e specificita’ per la diagnosi dei carcinomi dell’orofaringe correlati all’infezione con HPV. I risultati, appena pubblicati sull’ autorevole Journal of Medical Virology, hanno dimostrato che con l’esame della saliva ottenuta con un semplice gargarismo e’ possibile rilevare la presenza nel cavo orale del virus del Papilloma Umano (HPV). Quest’ultimo e’ la causa della maggioranza dei tumori orofaringei, in forte aumento nel mondo occidentale. Il test salivare potrebbe dunque segnalare la presenza di eventuali lesioni tumorali prima che siano rilevabili dagli esami di imaging o dall’esame clinico, permettendo cure piu’ tempestive e mirate.

Lo studio e’ nato nell’ambito di Allenza Contro il Cancro (ACC), l’organizzazione di ricerca oncologica italiana che riunisce gli IRCCS oncologici, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione. “Siamo orgogliosi dei risultati di questa ricerca traslazionale, realizzata fra ricerca in laboratorio e pratica clinica in ambulatorio, che aspettavamo da dieci anni e che potrebbe segnare una pietra miliare nella diagnosi dei tumori orofaringei da HPV. Questo tipo di cancro e’ infatti quello che sta crescendo di piu’ nella popolazione maschile giovane dei Paesi occidentali. Per raccogliere il campione basta un gargarismo: disporre di un test virale facile da eseguire, per niente invasivo, poco costoso e con un’elevata attendibilita’, puo’ permettere di fare diagnosi precoci. In oncologia cogliere un tumore agli esordi permette cure piu’ efficaci e meno invasive”, dichiara Mohssen Ansarin, direttore del Programma Cervico-Facciale IEO, uno dei due autori principali dell’articolo.

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