La Russa: Ramelli e Pedenovi siano memoria condivisa

Oggi un'intitolazione a Sesto San Giovanni

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“Non deve essere una memoria solo nostra, deve essere condivisa”: così il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervenuto a Sesto San Giovanni in occasione dell’intitolazione di uno slargo intitolato a Enrico Pedenovi e Sergio Ramelli.

“Quello che vogliamo raccontare – ha spiegato La Russa – è che Sergio ed Enrico, ma anche i caduti di segno opposto come Fausto e Iaio, li possiamo ricordare come fari che illuminano il nostro futuro. Un futuro che ci auguriamo sia senza odio e di pacificazione, anche se c’è chi in questi giorni vorrebbe scimmiottare il passato e vorrebbe far rivivere frasi terribili come ‘uccidere un fascista non è reato’. Noi confidiamo che il loro insegnamento abbracci gli italiani di qualunque segno politico siano”.

La Russa ha ricordato che “Sergio era un giovane militante del Fronte della Gioventù che avevo visto l’ultima volta, tre giorni prima che venisse colpito, al cinema, era tre file dietro di me, era venuto a salutarmi. Il primo che capì che la scomparsa potesse significare un inno alla pacificazione, un inno al ‘no all’odio’, fu Indro Montanelli che fece un articolo in ricordo di Ramelli, indicandolo come vittima che apparteneva a tutti coloro che non condividevano quell’odio”

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