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Dall'archivio:

La ‘barba’ all’edera della tomba del marchese Giuseppe De Cristoforis

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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TURBIGO – Grazie alla benevolenza di un giovane giardiniere della stirpe turbighese del Cedrati abbiamo fatto la ‘barba’ all’edera che aveva avvolto la statua e ripulito la tomba di quello che fu il primo Sindaco turbighese dopo l’Unità d’Italia.

GIUSEPPE DE CRISTOFORIS (1820-1892) figlio di Tomaso (1793-1868) nacque il 4 aprile 1820. Ereditò il ‘Tenimento di Turbigo’ (che comprendeva proprietà anche a Nosate e Castano) oltre al patrimonio del fratello Luigi primogenito di Tomaso e tutti i beni del marchese Gerolamo Piantanida di Cuggiono. Si sposò con la nobile Paolina Van Leuw di Bruxelles dalla quale ebbe un unico figlio, Luigi.

Al marchese Giuseppe e alla consorte donna Paolina si deve il riconoscimento del talento artistico di Carlo Bonomi che frequentava la loro abitazione turbighese. Furono loro a indirizzare il giovane all’Accademia di Brera che formò con quella di Monaco di Baviera il temperamento artistico del Maestro turbighese. Giuseppe fu il primo Sindaco, dopo l’Unità d’Italia di Turbigo e successivamente assessore a Nosate. Morì a Turbigo il 10 novembre 1892 e volle essere sepolto – a differenza di altri membri della sua famiglia che preferirono il ‘Monumentale’ di Milano –  al limitare del primo campo con la moglie.  Al suo funerale parteciparono delegati della loggia di Scozia in quanto era Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia un pezzo grosso della Massoneria del tempo.

 

 

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