Comunicato in risposta alle dichiarazioni pubbliche del Dirigente Regionale del Partito Democratico Paolo Razzano
Il Partito Democratico di Magenta ha ricevuto due anni fa un chiaro mandato per avviare un totale e deciso cambio di rotta rispetto alla politica nazionale e cittadina legata al passato.
A Magenta il voto delle primarie e quello congressuale sono stati in perfetta sintonia, decretando non solo il successo di Elly Schlein, ma la necessità di una radicale svolta rispetto alla passata stagione politica dove un’innovativa e proficua esperienza di governo cittadino del centro sinistra è finita negativamente anche per via di personalismi dei principali protagonisti di quella fase politica.
Oggi, il Partito Democratico di Magenta si riappropria con determinazione dei propri contenuti distintivi, riconoscendo che la missione primaria è interpretare e rispondere ai bisogni autentici dei cittadini. Questo significa ascoltare attentamente le loro voci, comprendere le loro preoccupazioni e tradurre queste istanze in azioni concrete e risolutive. I cittadini chiedono che a Magenta ritorni una politica seria, che affronti con rigore le sfide sociali ed economiche, una politica trasparente che operi alla luce del sole, rendendo conto delle proprie scelte e delle proprie responsabilità.
Questo cambio di rotta è stato accolto con grande apprezzamento sia attraverso gli attestati di stima e fiducia che i nostri iscritti e simpatizzanti cittadini non mancano di farci pervenire, sia – e qui è un altro elemento di novità e di rottura con il passato – dalle forze politiche che riconoscono nel Partito Democratico il soggetto politico federatore del centro-sinistra. Un partito che, a detta delle forze politiche sinora incontrate, ha smesso i panni dell’arroganza e della autoreferenzialità e, insieme al nuovo segretario Matteo Di Gregorio ha intrapreso la via di una politica costruttiva ed inclusiva, in vista di un’alleanza di più ampio respiro, in grado di costituire una vera alternativa alla pessima amministrazione di centro destra guidata da Luca Del Gobbo.
Il nostro percorso di rinnovamento è chiaro e inequivocabile, proprio per questo spiace leggere le parole di Paolo Razzano, che sembra non avere compreso che il nostro messaggio politico non è assolutamente contro la storia e l’identità’ culturale della comunità magentina, nè tanto meno contro alcuna associazione nella quale si riconosce innegabilmente un ruolo fondamentale in città, ma che dissente sí fortemente da come vengono utilizzati i soldi pubblici da questa maggioranza, provando a dare voce a chi voce fino ad ora non ha mai avuto.
Da ex amministratore, infatti, non può non riconoscere che oggi il Partito Democratico si trova nell’esigenza di recuperare il rispetto e la credibilità tra i cittadini, tra gli elettori, tra gli iscritti e tra quei partiti e formazioni politiche che hanno vissuto negativamente la passata stagione politica di cui Paolo Razzano è stato uno dei maggiori rappresentanti.
La politica del passato è stata archiviata; ora inizia un nuovo capitolo, segnato dalla serietà, dalla trasparenza e dal servizio autentico ai cittadini.
Insieme, possiamo costruire un futuro migliore per Magenta.
Il segretario
Matteo Di Gregorio
(nella foto Paolo Razzano all’epoca Vice Sindaco di Magenta con il Presidente della Pro Loco Pietro Pierrettori)