“Egregio direttore, il Milan di quest’anno sta facendo una bella prova di calcio e maturità e solo lo scivolone a Spezia gli ha fatto perdere la testa della classifica, ma il derby di domenica potrebbe rimettere apposto la bilancia, oppure, potrebbe arrivare la mazzata finale dai cugini nerazzurri….
In questa stagione di rilancio c è un ritorno storico ..lo Stella Rossa, affrontato proprio ieri sera.
Dopo 33 anni il Milan ritrova tra il suo percorso europeo la temibile squadra serba, per giunta allenata da un interista doc Dejan Stankovic.
Dejan Deki Stankovic, oggi mister della Stella Rossa di Belgrado, per anni è stato un simbolo dell’Inter. E’ uno degli eroi del Triplete del 2010, una leggenda vivente
Una partita non facile perché squadra ostica e fisica, infatti la partita a Belgrado è finita 2 a 2. La memoria però mi torna indietro a quel 1988 quando il Milan neo campione d’Italia con mister Arrigo Sacchi, dopo aver superato agevolmente il Vitosha Sofia si ritrova agli ottavi di finale i campioni di Jugoslavia.
Era un’altra epoca allora non era Europa League ma la nonna della Champions …ai tempi si chiamava “Coppa dei campioni” (l’originale ndr) perché vi partecipava solo chi aveva vinto il rispettivo campionato nazionale.
Era l’arcaico del calcio milionario di oggi, le coppe si giocavano tutte il mercoledì e trasmesse tutte dalla TV di Stato (almeno c’era un motivo per pagare il canone…. oggi alla RAI è rimasta solo la Coppa Italia…), il calcio era ancora tutto di domenica e la pay TV era la magica radiolina e la schedina tra le dita poteva cambiare la vita di milioni di appassionati…..
Il grande Milan europeo inizio da quel passaggio miracoloso della santa nebbia ( enomeno rarissimo tra i Balcani )…un passaggio ai rigori che fece iniziare l’avventura di una delle squadre più che hanno fatto la Storia (ma senza fortuna non si fa nulla)…
Il raccontatore di quella vicenda epica era l’antologico Bruno Pizzul decano dei telecronisti, di un’epoca segnata dal bellissimo 90 esimo minuto condotto dall’indimenticabile Paolo Valenti.
Quell’anno e quella nebbia segnò non solo la svolta del Milan, ma anche di tutto il calcio italiano che dominò per oltre decennio in lungo e in largo il panorama europeo.
Ora il Milan e il calcio italiano sono ad una svolta perché gli incroci non capitano mai per caso ..e forse è l’inizio di un periodo d’oro dopo un decennio dominato dal Bianco Nero e dal grigiore di risultati magri. Vedremo tra una settimana se sarà un segno del destino o solo una coincidenza …intanto potremmo giocare al lotto senza esagerare …tre numeri: l’ 88 …l’anno della nebbia, il 57 il minuto della sospensione della gara e il 33 gli anni passati da quella epica partita (sarebbe potuta diventare tragica se a Roberto Donadoni non fosse andata bene sul dischetto del rigore….) …la ruota su Milano …la città più europea d Italia …pure nel calcio”.
Massimo Moletti