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Corbetta: Don Bruno Pegoraro torna alla Casa del Padre, il ricordo commosso di chi lo ha conosciuto

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CORBETTA Uomo di grande fede e di immensa cultura. Don Bruno Pegoraro, parroco emerito di Corbetta, è tornato oggi alla Casa del Padre. Classe 1933 e’ stato una guida per Corbetta dove ha svolto il suo Ministero per tanti anni e, prima ancora, anche per i magentini. Nell’ormai lontano 1972 fondo’ insieme al dottor Mario Leone il Centto Missionario Magentino che, dall’inizio degli anni ’80 opera nel nord dell’Uganda.

Il sindaco Marco Ballarini lo ringrazia per tutto quello che ha fatto a nome dell’intera città.

Commuoventi le parole dell’amico Andrea Balzarotti: “Poco più di una settimana fa presentavamo il libro su mons. Luigi Maria Olivares, un libro impegnativo e lungo nelle ricerche che aveva assorbito tutte le sue energie ed a cui don Bruno teneva tantissimo al punto da sentire che ormai era giunto il momento che il mondo vedesse questa sua ultima fatica prima di lasciarci tutti, a bocca aperta, in punta di piedi come era solito fare quando, a lato dell’altare, si sedeva da semplice fedele tra i fedeli ad ascoltare la Messa. In quel libro io penso ci sia il vero testamento spirituale di un uomo e di un prete che ha lasciato un solco indelebile non solo nella nostra comunità, ma nel cuore di molti di noi, il suo “campo da arare” dove ha seminato affinché nascessero bei frutti”.

“Non posso non ricordare don Bruno sorridente, quel sorriso pieno di luce e di amore per il prossimo, quel sorriso che lo aveva portato a stare vicino alla gente in difficoltà, sempre, ad ogni costo. Un altro “ragazzo del ’33 che se n’è andato” come l’ha definito oggi nonno Ermanno, suo coscritto, quando ha saputo della sua scomparsa ed effettivamente dei giovani aveva la tempra e la forza di volontà, la schiettezza nella parola e la velocità nello scrivere con la penna. Due domeniche gli parlavo di questo maledetto virus, ma lui, per nulla spaventato, mi rispondeva: “Quando è il nostro momento tutti dobbiamo morire, è una certezza da quando veniamo al mondo. Ma solo in Dio l’anima non muore. Se e quando il Signore mi chiamerà, io sono pronto”. Mi piace immaginarlo così don Bruno, ora, in viaggio, con la sua bisaccia di ricordi sulle spalle che si volta a salutare Corbetta dall’alto del suo campanile: “Ciao amici, non piangete per me! Ricordatemi nella preghiera e sarò sempre con voi!”

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