Negli ultimi dodici anni il numero di negozi nei capoluoghi e nelle citta’ lombarde e’ diminuito del 24 per cento. I centri storici sono le aree piu’ colpite, con una contrazione del 27,5 per cento, pari a 1.365 esercizi in meno.
Al di fuori dei centri storici la diminuzione e’ del 21,2 per cento, con 1.042 negozi in meno. E’ quanto emerge dall’Osservatorio della demografia d’impresa nelle citta’ italiane, elaborato dall’ufficio studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, sui dati 2024. Piu’ contenuto il calo di bar e ristoranti, che segnano una riduzione del 3,6 per cento in dodici anni, con 215 unita’ in meno, soprattutto nei centri storici. Il comparto ricettivo registra difficolta’ per il settore alberghiero, mentre crescono le altre forme di alloggio.
“Appare evidente il rischio di desertificazione commerciale, in particolare dei centri storici – sottolinea il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti – Un trend che comporta un impoverimento economico e sociale e un abbassamento della qualita’ della vita nelle citta’, per la mancanza di socialita’, presidio e sicurezza”.Massoletti evidenzia la necessita’ di sostenere la digitalizzazione delle imprese come leva di rilancio, oltre a rafforzare i Distretti del commercio e ottimizzare l’uso delle risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale