MILANO/ABBIATEGRASSO – Chi pensava che la seduta di stamani al Pirellone davanti alla Commissione III° Sanità potesse servire a qualcosa per cambiare il destino dell’ospedale di Abbiategrasso, e soprattutto, in relazione alla riapertura notturna del suo Pronto Soccorso, è rimasto sonoramente deluso.
L’audizione davanti alla Commissione si è risolta in buona sostanza, in una fumata grigia. Tutto come prima. A farlo percepire anche il sindaco Cesare Nai che adesso punta con decisione sulla mobilitazione generale di inizio maggio per provare ad invertire la rotta.
“Questa mattina dalla Commissione non è arrivato granché di nuovo. Li abbiamo invitati di nuovo ad Abbiategrasso in visita al nostro ospedale, ma al momento questa richiesta non è stata recepita. Detto questo, restano gli impegni assunti in precedenza rispetto al potenziamento del nostro nosocomio”. Ma Nai fa anche intendere che chi può realmente cambiare l’inerzia attuale è la Giunta oppure il Consiglio regionale esprimendosi in maniera netta e definitiva in difesa del ‘Costantino Cantù’. “La Commissione – chiosa Nai – anche per la sua stessa natura è un organismo consultivo d’ascolto, è altrove che vanno prese certe decisione”.
Sindaco amareggiato dunque? Neanche per sogno. “Voglio essere pragmatico e quindi sapevo già che non era la tappa odierna quella decisiva per il ‘Cantù'”. La partita adesso più che mai si deve giocare a livello di opinione pubblica e con una forte mobilitazione popolare, per non vedere mandati in fumo gli oltre 30 milioni di euro investiti negli ultimi anni dalla Regione nel nosocomio di Bià.
F.V.