Anche Crosetto difende i Bersaglieri di Magenta: “Valori fondanti della nostra Repubblica”

Si allarga l'eco mediatica del caso

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Si allarga il caso sollevato dal Liceo Bramante di Magenta, dove un gruppo di docenti ha espresso il proprio dissenso verso la proposta di far incontrare gli studenti con i Bersaglieri, ritenendola “non opportuna”. Una decisione che ha suscitato indignazione e reazioni a catena nel mondo politico, in particolare nel centrodestra. E nelle ultime ore è intervenuto anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno agli uomini del Corpo.

“Difendere i Bersaglieri – ha dichiarato Crosetto – significa difendere la memoria, i valori, i simboli fondanti della nostra Repubblica. La conoscenza della storia nazionale e il rispetto per chi ha servito il Paese sono elementi essenziali per formare cittadini consapevoli.” La dichiarazione del Ministro è stata riportata dal quotidiano Libero.

La polemica è scoppiata dopo che i docenti del liceo hanno chiesto di non autorizzare la partecipazione degli studenti a un incontro con i militari, ritenendo che la presenza dei Bersaglieri in aula potesse veicolare un messaggio militarista o ideologicamente connotato. Una posizione che ha fatto discutere soprattutto in considerazione del fatto che, nella stessa Lombardia, diversi istituti scolastici hanno organizzato visite in moschea per studenti delle scuole primarie, suscitando accuse di doppi standard.

Il caso ha avuto ampia eco mediatica, trovando spazio anche nel dibattito politico. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha parlato di “scelta ideologica” da parte del liceo e di un grave segnale di disconoscimento nei confronti di chi ha servito il Paese in armi. Sulla stessa linea Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione, che ha definito “paradossale” la polemica proprio alla vigilia del 2 giugno, Festa della Repubblica.

Anche l’amministrazione comunale di Magenta è intervenuta, definendo l’atteggiamento del liceo “irrispettoso e ideologico”, ricordando che i Bersaglieri, oltre a rappresentare una parte importante della storia militare italiana, svolgono ancora oggi un ruolo prezioso nelle missioni internazionali e nelle attività civili a sostegno della popolazione.

L’episodio ha riacceso il dibattito sul ruolo delle forze armate nella formazione civica dei giovani e sulla necessità, secondo molti esponenti del centrodestra, di contrastare ogni forma di “cancel culture” e revisionismo ideologico che, a loro dire, rischia di allontanare le nuove generazioni dalle proprie radici.

“Il rispetto per chi ha servito l’Italia in divisa – ha concluso Crosetto – dovrebbe essere un punto di partenza condiviso, non un terreno di scontro. I Bersaglieri rappresentano un esempio di dedizione, coraggio e disciplina: valori che la scuola dovrebbe contribuire a trasmettere, non a marginalizzare.”

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