Altissima tensione nel carcere minorile Beccaria di Milano, dove sono attualmente in corso violenti disordini da parte di molti detenuti ristretti. Una situazione incandescente, che oltre a coinvolgere il personale di Polizia Penitenziaria, vede la presenza sul posto di Carabinieri, Polstato e Vigili del Fuoco
“La situazione è molto grave”, denuncia Alfonso Greco, segretario per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Ci arrivano dal Beccaria segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti che dopo aver dato fuoco tentano di evadere. La situazione è molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia. Mi sembra evidente che c’è necessità di interventi immediati da parte degli organi ministeriali e regionali dell’Amministrazione della Giustizia minorile, che assicurino l’ordine e la sicurezza in carcere a Milano tutelando gli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi prestano servizio. Ed è grave che non siano stati raccolti, nel corso del tempo, i segnali lanciati dal SAPPE sui costanti e continui focolai di tensione del carcere minorile milanese”.
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta dei detenuti che hanno fomentato i disordini “irresponsabile e gravissima. Avevamo detto che era un errore l’innalzamento dell’età dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starvi anche donne e uomini di 25 anni. Una decisione politica che da subito definimmo incomprensibile. Da quando sono stati assegnati detenuti adulti, per effetto della legge 11 agosto 2014, n.117, infatti, questi maggiorenni si comportano con il personale di Polizia e con alcuni minorenni ristretti con prepotenza e arroganza, caratterizzando negativamente la quotidianità penitenziaria. E la loro ascendenza criminale condiziona tanti giovani, che li vedono quasi come dei miti”.
“E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane e della Lombardia, per adulti e minori. Come dimostra quel che sta succedendo nel carcere minorile di Milano”, conclude il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria.
L’IRA DI DECORAMBO: BASCHI AZZURRI SEMPRE PENALIZZATI CAUSA ALTO NUMERO ‘MARANZA’ CHE LI DENTRO VIVONO IN CONDIZIONI DECOROSE CON PISCINA IN ESTATE
«Oggi, per l’ennesima volta, si sono verificati disordini e incendi all’interno del Carcere minorile Beccaria. In quest’ultimo, causa alto numero di ‘Maranza’ presenti, a rimetterci ed essere penalizzati sono sempre le povere Guardie Penitenziarie a cui rivolgo la mia piena e totale vicinanza e solidarietà. Lo scorso 11 luglio, con alcuni componenti della Commissione Parlamentare Antimafia di cui faccio parte, presieduta dall’amica Chiara Colosimo, abbiamo visitato il Carcere minorile Beccaria visto appunto il susseguirsi di incendi, evasioni, proteste e disagi di varia natura. In quella occasione, abbiamo potuto constatare che i 62 detenuti di allora vivevano in condizioni decorose e, addirittura, usufruivano di una piscina nei mesi più caldi dell’anno, quale era appunto luglio. In quell’Istituto i ragazzi sono per la maggior parte stranieri, di cui una buona parte ‘Maranza’ e numerosi trapper/rapper per questo vengono a crearsi tali spiacevoli circostanze. Vorrei ricordare che, coloro i quali si trovano all’interno di questo carcere, è perchè sono stati arrestati in seguito al fatto di aver commesso reati di varia natura».
Così il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato.