Welfare. Retta Alzheimer, serve chiarezza! L’appello di Uneba alla politica

La questione insoluta: 'รจ interamente a carico della Regione, o la persona assistita / la sua famiglia ne devono pagare una parte?'

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Nel settore dellโ€™assistenza agli anziani non autosufficienti resta un grande nodo irrisolto, e che mette in difficoltร  tanto le persone fragili e le loro famiglie, quanto gli enti sociosanitari che offrono loro assistenza.

Eโ€™ la questione della titolaritร  della retta da pagare alle Rsa che accolgono malati di Alzheimer: รจ interamente a carico della Regione, o la persona assistita / la sua famiglia ne devono pagare una parte?

A chiedere una nuova norma che dia una risposta chiara e definitiva รจ Uneba, associazione di categoria degli enti non profit di radici cristiane dediti alla fragilitร : centinaia sono le strutture Uneba, a partire dalle Rsa, che accolgono malati di Alzheimer.

โ€œIn forza della nostra esperienza, rilanciamo la richiesta di chiarezza sulla titolaritร  degli oneri relativi ai costi di degenza per lโ€™assistenza ai malati di Alzheimer โ€“ dice il presidente di Uneba Franco Massi -, in modo da ridurre i disagi che questa situazione sta portandoโ€.

Appello di Uneba alla politica
Uneba ha inviato sul tema un appello a ministri del Governo, a presidenti e assessori delle Regioni, e ai gruppi parlamentari, rinnovando la richiesta espressa a maggio 2024, che giร  aveva portato a primi riscontri. Trovate la lettera nella parte riservata del sito.

โ€œNei mesi scorsi abbiamo incontrato e sottoposto il problema โ€“ spiega Massi- a parlamentari di Forza Italia, Lega, Partito Democratico e Fratelli dโ€™Italia, e ringraziamo per lโ€™attenzione. Ora chiediamo a tutte le forze politiche un passo deciso in piรน, per arrivare alla soluzioneโ€.

Alcune sentenze hanno recentemente sancito la gratuitร  per il cittadino malato di Alzheimer dellโ€™assistenza ricevuta in Rsa, ma al contempo non รจ definito il pagamento dellโ€™assistenza alle Rsa da parte del Sistema Sanitario. E la giurisprudenza, peraltro, non ha avuto negli anni un orientamento univoco sul tema della titolaritร  della retta, come evidenziano studi rilanciati anche da Uneba.

โ€œQuesta situazione โ€“ dice Massi- รจ di grave danno per le strutture sociosanitarie. Da un lato perchรฉ non hanno certezze su chi corrisponderร  la retta. Dallโ€™altro perchรฉ questa situazione finisce col mettere le famiglie degli utenti, che sostengono che la spesa per lโ€™assistenza del loro caro debba essere a carico del Sistema Sanitario Nazionale, contro le strutture ingiustamente accusate di richiedere un pagamento non dovuto. Con esiti che possono arrivare alla strumentalizzazione di questa complessa e delicata questioneโ€.

LE PAROLE DI LUCA DEGANI:

“Il tema del pagamento della retta alberghiera o quota sociale nelle rsa rischia di diventare una sfida generazionale.

Pensare che una patologia degenerativa cronica determini la totale gratuitร  del ricovero nellโ€™ ultimo periodo della vita rischia di โ€œfar saltareโ€ il sistema sanitario nazionale.
Noi abbiamo in Italia 300 mila posti letto, il confronto europeo e gli stessi indici programmatori nazionali ne riterrebbero necessari 600mila.

Destinati ad ultraottantacinquenni con tre o piรน patologie, solo successivamente ad anni di servizi a domicilio e diurni, quando il domicilio diviene inappropriato.
Il costo di un anno di ricovero per la quota sociale รจ, ipotizzando 80 euro di retta, di circa 30mila euro , traslandoli quali costi sanitari diverrebbero 10 miliardi per i posti letto attuali e 20 per quelli ritenuti necessari.
Vorrebbe dire sconvolgere il fondo sanitario nazionale in termini di sostenibilitร  della spesa farmaceutica e ospedaliera.
In un periodo di inverno demografico rischia di essere la โ€œguerra generazionaleโ€ “.

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