Milano: dieci bimbi maltrattati al nido, a processo la maestra

Emerso quadro di violenze fisiche e psicologiche

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È stato disposto il processo con rito immediato, con cui si salta l’udienza preliminare, a carico della maestra-educatrice di 45 anni, che lavorava da quasi 16 in un asilo nido comunale a Milano, arrestata lo scorso 12 aprile per maltrattamenti aggravati, dal 2022 in avanti, ai danni di almeno dieci bimbi di pochi mesi o di meno di un anno o poco più. Lo ha deciso la gip Chiara Valori accogliendo la richiesta della pm Rosaria Stagnaro nell’inchiesta della Polizia locale, coordinata anche dall’aggiunta Letizia Mannella.

Dall’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, firmata dalla giudice Chiara Valori, era emerso un quadro di “violenze fisiche e psicologiche” terribili e “quotidiane”: grida, insulti volgari, minacce, strattonamenti e in alcuni casi pure “mani e gambe sulla schiena” per impedire ai piccoli “di alzarsi” e per “obbligarli a dormire”. E ancora bambini afferrati per un braccio e lasciati “cadere”, facendo loro “sbattere la faccia” a terra. La donna avrebbe avuto uno stato d’animo, spiegava la gip, di “costante livore e rabbia” verso i bimbi, che sfociava in “condotte aggressive ritorsive”.

L’indagine era scaturita dalla denuncia della Direzione area servizi dell’infanzia del Comune di Milano, dopo le segnalazioni di altre educatrici dell’asilo. Poi, gli investigatori hanno collocato, tra il 7 febbraio e il primo marzo scorso, delle microcamere e hanno registrato attraverso “intercettazione ambientali” quegli episodi di “violenza”. E si è arrivati all’arresto.

L’imputata, la cui difesa ha anche provato a sondare la strada del patteggiamento, potrebbe scegliere ora di essere giudicata con rito abbreviato. Intanto, da quanto si è saputo, la Procura della Corte dei Conti della Lombardia ha chiesto agli inquirenti gli atti di questo caso e di altri simili, che hanno riguardato insegnanti o educatori accusati di violenze sessuali o maltrattamenti, per contestare anche gli eventuali danni di immagine subiti dall’amministrazione pubblica.

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