Sterminò la famiglia nel Modenese, evade da comunità a Varese

Era a Cadrezzate

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Elia Del Grande è evaso calandosi “dal muro
di cinta con una rudimentale fune, ricavata dall’unione di diversi
fili elettrici”. Lo riferiscono Giovanni Battista Durante, Segretario
Generale Aggiunto del Sappe e il segretario nazionale Francesco
Campobasso, che parlano di “evasione rocambolesca” per un “soggetto
ritenuto pericoloso”.

L’allontanamento dalla casa di reclusione di Castelfranco Emilia del
49enne, condannato prima all’ergastolo, pena poi ridotta a 30 anni,
per aver ucciso padre, madre e fratello nella ‘strage dei fornai’ del
7 gennaio 1998 a Cadrezzate (Varese) “denota la scarsa sicurezza della
struttura, dove convivono detenuti ed internati.

Gli internati presenti sono 45 e i detenuti 40, un’ingiustificata e ingiustificabile
promiscuità, trattandosi di soggetti con caratteristiche completamente
diverse che richiedono anche una gestione altrettanto diversa. Tale
promiscuità non consente di garantire la sicurezza richiesta, anche
alla luce delle carenze di personale presenti nell’istituto –
sottolinea il sindacato – La forza operativa dovrebbe essere di oltre
100 unità, invece è di 62”.

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