― pubblicità ―

Dall'archivio:

Robecco ha dedicato a don Magni un cippo in ricordo della strage del 1944

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ROBECCO – “In occasione della ricorrenza dei fatti del 20 e 21 luglio 1944 è stato inaugurato un cippo dedicato a Don Gerolamo Magni, sacerdote “Ribelle per Amore” che ha saputo farsi prossimo in un evento tragico che ha lasciato un segno indelebile nella storia della comunità di Robecco sul Naviglio.

Ringraziamo i cittadini che si sono fatti promotori di questa iniziativa, i parenti di Don Gerolamo, le associazioni presenti e tutti cittadini intervenuti”.

L’idea di tenere viva la memoria di don Gerolamo Magni, coadiutore durante i tempi di guerra e testimone dei fatti del 20 e 21 luglio 1944 a Robecco, è venuta nei mesi scorsi ai tre concittadini Mattia Ceriotti, Dario Tonetti e Sandro Zenoni, come ha ricordato ieri sera- durante la cerimonia di inaugurazione del cippo in piazza XXI Luglio- il sindaco Fortunata Barni.

Un’idea divenuta realtà, realizzata volutamente in occasione delle giornate in cui Robecco ricorda ogni anno l’uccisione dei suoi concittadini e la deportazione in Germania di alcuni uomini a opera della SS.

Deportazione che sarebbe toccata anche a don Magni, se mentre il sacerdote era detenuto nel carcere di San Vittore non fosse intervenuto l’allora cardinale di Milano, Ildefonso Schuster.

E così ieri sera, martedì, l’Amministrazione comunale- assieme ai parenti del sacerdote venuti appositamente e al corpo bandistico Santa Cecilia- hanno prima sostato davanti al monumento di Giancarlo Colli in piazza, quindi al cimitero e in via Pietrasanta- ha prima partecipato alla Santa Messa nella chiesa di San Giovanni Battista e quindi tenuto il discorso commemorativo di fronte al cippo, posto dove si svolsero le vicende del 20 e 21 luglio 1944, ossia esattamente di fronte all’edificio sacro.

Dove ora, a futura memoria, la vita e le opere di don Gerolamo Magni rimarranno scolpite nel cippo e nella memoria di Robecco.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi