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Papa Leone XIV prega al porto di Beirut, nel 2020 l’esplosione che provocò 218 morti

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BEIRUT (LIBANO) (ITALPRESS) – Ultima giornata libanese per Papa Leone che stamane sta facendo visita agli operatori e agli assistiti dell’ospedale De la Croix a Jal ed Dibl, uno dei più grandi ospedali per disabili mentali del Medio Oriente, a circa 11 chilometri da Beirut.

“Non possiamo dimenticarci dei più fragili, non possiamo immaginare una società che corre a tutta velocità, aggrappandosi ai falsi miti del benessere, ignorando tante situazioni di povertà e di fragilità”, ha detto il Papa nel saluto ad operatori e assistiti dell’ospedale de la Croix.

“In particolare – ha aggiunto – noi cristiani siamo chiamati a prenderci cura dei poveri, ce lo chiede i Vangelo e il grido dei poveri, che attraversa anche la Scrittura, ci interpella”. Rivolgendosi “ai fratelli segnati dalla malattia”, poi ha detto: “Siete nel cuore di Dio”.

La visita di Papa Leone XIV in Libano si conclude oggi con una messa sul lungomare di Beirut, dopo una preghiera nel porto della capitale libanese, devastato nell’agosto 2020 da una potente esplosione costata la vita a 218 persone. E’ previsto che il pontefice incontri alcuni familiari delle vittime dell’esplosione provocata da centinaia di tonnellate di nitrato di ammonio stipate in un magazzino del porto. Sul luogo della celebrazione stanno arrivando centinaia e centinaia di fedeli. Ieri il Papa ha presieduto un raduno di leader spirituali cristiani e musulmani del Libano, celebrando la convivenza interreligiosa del paese come un potente messaggio di pace nella regione afflitta da conflitti.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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