RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – “Egregio direttore, la morte del Maestro Franco Battiato mi ha lasciato senza pensieri perché un artista così è più forte del tempo …lui c’era quando io ero bambino, adolescente, uomo ..
Le sue canzoni sono state la colonna sonora discreta della nostra esistenza degli ultimi 4 decenni
Un artista a tutto tondo : (poeta, musicista, filosofo , cantante , pensatore ) , era capace di fare la canzoncina orecchiabile e di dirigere un orchestra e parlare di Platone …
Un uomo col suo tempo , stile. Un ascetismo sincero …

La sua sincerità di carattere non forzava il suo io per essere accettato ma era sempre lo stesso …un grande
Era il professore di liceo, si quello “rompi” ma poi scoprivi in gita la sua anima rock e venivi a sapere dopo tutto il sapere che ti aveva dato ma sempre senza far lo pesare perché lui non “vantava” le sue grandi imprese …
In un mondo dove tutti “millantano sui social” lui parlava coi fatti e con le opere d’arte.
Un numero innumerevoli di successi fatto di 30 album da studio, 8 Live e 4 colonne sonore.
Vorrei ricordare i più grandi suoi successi: (la voce del padrone, l’era del cinghiale bianco, bandiera bianca, centro di gravità permanente e molti altri ), vince San Remo con la canzone scritta per Alice “Per elisa ” e con ” Una estate al mare ” scritta per Giuni Russo dimostra di essere un grande compositore …
Un artista che ha sperimentato tutte le sfaccettature della conoscenza e non si è mai fatto rosicchiare dalla barbara politica che pure ha cercato di coinvolgerlo in sterili polemiche
La cosa più brutta è il non vedere dietro di lui un personaggio di tale grandezza …
Un uomo che non si era neppure concesso a nessun social. Quei social che oggi lo venerano e osannano. ..molti di quei profili che non sapevano neppure il suo nome o una delle sue canzoni …per un uomo che sicuramente non amava questo effimero mondo di oggi …
Ciao maestro …oggi la bandiera bianca la sventola l’arte italiana che si è arresa a quel qualunquismo e pressapochismo ….sempre da te combattuto”.
Massimo Moletti




















